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Il progetto

Il contesto

  • Lo scenario ambientale e la normativa UE impongono scelte volte alla riduzione dell’impatto sull’ambiente (in particolare CO2) e sull'uso razionale dell'energia
  • La normativa di riferimento nel settore recupero calore da processi industriali (Heat Recovery) è in evoluzione a livello comunitario, nazionale, regionale e provinciale
  • Brescia (ed in generale la Regione Lombardia) è una realtà energivora e molti processi industriali residuano calore con alto contenuto energetico non valorizzato adeguatamente. Contesto ideale per un progetto pilota
  • Il recupero calore da processi industriali congiunto alla produzione di energia elettrica è un settore in crescita. Gli attori specializzati sono pochi e vi è necessità di personale qualificato

Obiettivi

  • Creazione di un osservatorio pilota per il monitoraggio, lo sviluppo di politiche e di azioni istituzionali di supporto alla implementazione di innovativi interventi di recupero calore da processi industriali altamente energivori (siderurgie, cementifici, fonderie di alluminio e non ferrosi, trattamenti termici, industrie del vetro, industrie chimiche, ...), così da permettere un abbattimento delle emissioni globali di CO2. Il progetto H-REII trae origine dalla considerazione che molti processi industriali residuano calore con un contenuto energetico non valorizzato, in contesti territoriali fortemente energivori. Recuperando questo calore di scarto, ad oggi disperso in atmosfera, con tecnologie disponibili, è possibile contribuire ad una sensibile riduzione dei gas serra emessi dai processi industriali ed inoltre contribuire raggiungimento degli obiettivi imposti dalla Unione Europea. Per questo motivo il progetto H-REII risponde pienamente agli obiettivi previsti dal programma Europeo denominato "LIFE+" che prevede un contributo Comunitario per progetti di questa natura.
  • Elaborazione, nella città di Brescia, di un modello pilota dimostrativo al momento unico nel suo genere, in grado di creare un riferimento nel panorama Nazionale ed Europeo, replicabile in contesti territoriali simili, al fine di contribuire alla riduzione della CO2 in processi industriali. La mappatura dei processi altamente energivori, la quantificazione dei principali parametri e degli effluenti di scarto, sono le attività necessarie preliminarmente per conoscere le "potenzialità" di un territorio e tracciare un riferimento specifico.
  • Fornire, tramite l'osservatorio pilota a livello locale, un prezioso strumento alle autorità istituzionali a vari livelli per promuovere e sviluppare innovative iniziative di riduzione della CO2 (per esempio Piani di Azione per l'Energia della Regione Lombardia, Piano Nazionale di Efficienza Energetica, ...) mediante politiche di incentivo e semplificazioni nelle procedure amministrative di messa in esercizio.